Valdagno e la “città sociale”

Valdagno è una città ai piedi delle Piccole Dolomiti è divisa in due dal fiume Agno da qui il toponimo, Valle dell’Agno
la Parte destra della città è quella più antica e ospita alcuni dei palazzi più importanti della città:
– Villa Valle, ora è la bibblioteca pubblica
– Duomo di San Clemente Papa, ospita alcuni dipinti importanti
– Palazzo Festari, ospita il museo civico dei fossili della vallata
– Palazzetto Pedoni, la cui facciata prospiciente il Corso e la Piazza del Comune
– Villa Gajanigo Barbieri, bella costruzione dalla facciata neoclassica
Volevo però soffermarmi sulla parte più recente, quella sulla sinistra del fiume chiamata la Città Sociale.
Venne fatta costruire da Marzotto tra il 1927 e il 1937, in coincidenza con la fase di maggiore espansione dell’industria laniera valdagnese.
Fu progettata per offrire ai dipendenti della fabbrica un ambiente di vita ideale che avrebbe potuto contribuire anche a una maggiore produttività.
Presenta caratteristiche urbanistiche, tecniche ed economiche alternative.
Furono costruiti più di mille alloggi, un teatro, una piscina, uno stadio e altre strutture ricreative e assistenziali.
Nonostante i numerosi interventi di ristrutturazione e modernizzazione, la Città Sociale di Valdagno è ancora oggi un esempio unico di architettura razionalista, in cui l’attenzione al benessere e alle esigenze dei lavoratori è stata posta al centro della progettazione.
La presenza del Parco la Favorita, con le sue piante secolari e la grande villa mai realizzata, aggiunge ulteriore fascino a questo quartiere, rendendolo un luogo da non perdere per chi visita Valdagno.

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