Le Meraviglie dei Palazzi e le loro Gallerie accanto al Teatro Olimpico di Vicenza

Il Palazzo Chiericati a Vicenza è un’icona rinascimentale, un’opera d’arte architettonica eretta per la famiglia Chiericati nel XVI secolo.
Progettato da Andrea Palladio, questo monumentale edificio è un simbolo della magnificenza e dell’eleganza dell’architettura palladiana. La sua facciata, divisa in tre sezioni con colonne ioniche al piano terra e finestre al primo piano, irradia un’imponente simmetria.
Il palazzo, anche se non completato secondo i piani originali, resta un esempio straordinario delle visioni architettoniche di Palladio.
Ospita il Museo Civico di Vicenza, che custodisce opere d’arte pregevoli di artisti rinomati come Paolo Veronese e Alessandro Vittoria.
Gli affreschi di Giovanni Battista Zelotti e Alessandro Maganza, che abbelliscono le sue sale, offrono spettacolari scene mitologiche e allegoriche.
Questa sontuosa residenza è un tesoro culturale che permette ai visitatori di immergersi nella storia artistica della regione.
La collezione del museo non solo comprende capolavori pittorici, ma include anche sculture, reperti archeologici e manufatti artigianali, offrendo un’esplorazione completa delle arti e della cultura di Vicenza.

Il Palazzo Thiene a Vicenza è un notevole esempio di architettura rinascimentale, con una storia che abbraccia vari periodi e stili artistici.
La sua creazione è attribuita a Giulio Romano e poi completata da Andrea Palladio, che ha contribuito all’aspetto attuale dell’edificio.
Dopo essere stato acquistato dalla Banca Popolare di Vicenza nel 1872, nel 2021 è diventato di proprietà del Comune di Vicenza, facendo parte del sistema museale civico della città.
Il complesso del Palazzo Thiene è composto da due parti principali: il primo nucleo, situato in Contrà Porti, costruito alla fine del XV secolo da Lorenzo da Bologna per Ludovico Thiene; e il secondo, su Contrà San Gaetano Thiene, commissionato da Marcantonio e Adriano Thiene a Giulio Romano nel 1542. Palladio subentrò nel progetto dopo la partenza di Giulio Romano, portando avanti l’opera e apportando modifiche per conferire maggiore equilibrio e compostezza alla struttura.
La facciata del palazzo mostra una commistione di stili architettonici, con elementi come il bugnato e le colonne rustiche che caratterizzano l’atrio.
Palladio intervenne per mitigare le caratteristiche più accentuate di Giulio Romano, introducendo un bugnato più leggero e lesene corinzie al piano superiore.
Sebbene il palazzo non sia stato completato, rimane un’icona dell’architettura palladiana.
Al suo interno, le decorazioni sono state realizzate da artisti dell’epoca come Alessandro Vittoria, Bartolomeo Ridolfi, Bernardino India e Anselmo Canera.
Attualmente, il Palazzo Thiene ospita una parte significativa delle collezioni d’arte della ex Banca Popolare di Vicenza.
Tra le opere esposte si trovano dipinti risalenti dal XVI al XIX secolo, ceramiche della manifattura Antonibon, collezioni di piatti veneti dell’Ottocento, stampe dei Remondini e sculture di Arturo Martini.

Il Palazzo Leoni Montanari è stato originariamente costruito nel 1676 da Giovanni I Leoni Montanari, una sontuosa residenza nel cuore storico di Vicenza, in prossimità della chiesa domenicana di Santa Corona, all’epoca un importante centro della vita religiosa e culturale della città.
Attualmente, il palazzo ospita una pregevole collezione di opere d’arte, come dipinti del Settecento Veneto, tra cui opere di Pietro Longhi e vedute dei paesaggi veneziani.
Inoltre, il palazzo è rinomato per la sua vasta collezione di icone russe, tra le più significative esistenti in Occidente, che offrono al visitatore un viaggio nella spiritualità dell’ortodossia.
Le Gallerie d’Italia propongono mostre temporanee che spaziano dall’antichità al contemporaneo, esplorando dialoghi con le opere e le collezioni permanenti presenti nel palazzo.
Inoltre, vengono offerte iniziative culturali rivolte a diversi pubblici, inclusi programmi educativi per bambini, studenti e persone con disabilità, promuovendo l’accessibilità e l’integrazione.
L’edificio stesso è un capolavoro architettonico barocco, arricchito da un apparato decorativo straordinario che rende la visita un’esperienza affascinante, soprattutto considerando la presenza dei “numi tutelari” Apollo ed Ercole, simboli antichi che rafforzano la connessione con la storia del mecenatismo locale.

Il Teatro Olimpico di Vicenza è un capolavoro dell’architettura rinascimentale progettato da Andrea Palladio.
È considerato il primo teatro coperto permanente del mondo occidentale moderno.
Commissionato dalla “Accademia Olimpica”, un’accademia letteraria e artistica, la costruzione del teatro iniziò nel 1580 e fu completata nel 1585, poco dopo la morte di Palladio.
Il teatro è caratterizzato dalla sua straordinaria scenografia, progettata per rappresentare una scenografia classica all’aperto, in un ambiente chiuso.
Una delle caratteristiche più iconiche del Teatro Olimpico è la scena permanente, conosciuta come la “scena grande” e la “scena più piccola”.
La “scena grande” rappresenta una città rinascimentale con palazzi e strade prospettiche, mentre la “scena più piccola” raffigura un boschetto con alberi, ispirata ai teatri classici greci.
L’edificio è straordinario non solo per la sua architettura ma anche per la sua acustica impeccabile.
I suoi interni sono decorati con stucchi, sculture e affreschi, offrendo un’elegante cornice per gli spettacoli teatrali.
Il Teatro Olimpico è stato utilizzato per diverse produzioni teatrali, spettacoli e eventi nel corso dei secoli, continuando a essere un importante luogo culturale e turistico di Vicenza.
Nel 1994, è stato incluso nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO come parte del “Sito Palladiano”, un riconoscimento dell’importanza storico-architettonica delle opere di Palladio nella regione veneta.

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