La reggia di Caserta, la residenza reale più grande al mondo

La Reggia di Caserta è una delle tante meraviglie della nostra Italia che non può non essere visitata. Non per niente nel 1997 è stata
dichiarata patrimonio dell’Unesco .
Siamo arrivati a Caserta in treno. La Reggia è molto semplice da raggiungere in quanto l’unica fermata del treno è proprio davanti al palazzo.
Ci sono vari tipi di biglietto d’ingresso, consiglio quello da 14 euro che comprende Appartamenti Storici, Parco e Giardino Inglese.
La reggia venne fatta costruire nel 1755 da Carlo di Borbone, che voleva una reggia che somigliasse a quella di Versailles, e fu progettata dall’architetto
Luigi Vanvitelli che, nel 1773, morì a lavoro non ancora terminato. Il progetto venne terminato nel 1845 dal figlio di Vanvitelli e altri architetti.
La Reggia di Caserta è un complesso monumentale che occupa ben 45.000 mq, che si sviluppa in cinque piani e conta in tutto 1200 stanze.
Per accedere negli appartamenti reali si sale lo scalone d’onore, un vero capolavoro di architettura e scenografia. Salite le scale, tra gli ambienti più rappresentativi degli appartamenti
ci sono: la Sala degli Alabardieri, con affreschi stucchi preziosi illuminati da bellissimi lampadari in bronzo; la Sala delle Guardie del Corpo, denominata anche “sala degli Stucchi” per la ricchezza
degli stucchi che la decorano; e la Sala di Alessandro, dedicata ad Alessandro Magno.
Vicino agli appartamenti reali si può visitare la mostra d’arte contemporanea Terrae Motus, instituita dopo il terremoto del novembre 1980 che
colpì le regioni Campania e Basilicata. Questa mostra ospita opere di artisti importanti tra cui Andy Warhol e Keith Haring.
Poi si visita la parte più nuova degli appartamenti con la Sala di Marte dedicata al dio della guerra; la bellissima Sala del Trono lunga
circa quaranta metri, illuminata da grandi finestre e caratterizzata da significative dorature e l’appartamento del Re con il salotto,
la camera da letto e quella da bagno.
Di fronte allo scalone d’onore si può vedere anche la Cappella Palatina, l’ambiente che più di tutti mostra una chiara analogia con il modello di Versailles.
Usciti dagli appartamenti della Reggia abbiamo potuto visitare il Teatro di Corte: un esempio di architettura teatrale settecentesca davvero
magnifico ispirato al Teatro San Carlo di Napoli.
Il Parco Reale si ispira ai giardini delle grandi residenze europee del tempo. Appena usciti dal palazzo i giardini si presentano divisi in due
parti: la prima è formata da una vasta zona d’erba separata nel mezzo da un viale centrale, che conduce fino alla Fontana Margherita, e da altri viali più piccoli ai lati che
portano a delle zone di bosco nelle quali si trova il giardino all’italiana. In questo si trovano Castelluccia, una piccola fortezza in miniatura, e la Peschiera.
Dalla Fontana Margherita in poi c’è la seconda parte del parco caratterizzata da varie fontane:la fontana dei delfini, di Eolo, di Cerere e quella di Venere e Adone.
Nel bacino sotto l’ultima fontana si trova la cascata del monte Briano, detto “il bagno di Diana”.
In fondo al parco si trova il Giardino inglese, voluto da Maria Carolina, con una serie di bellissimi luoghi suggestivi e piante provenienti da diverse parti del mondo.

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