Il Borgo di Bomarzo e il “Parco dei Mostri”

Bomarzo, un incantevole borgo situato nella provincia di Viterbo nel Lazio, ha una storia ricca e antica che si perde nella nebbia del tempo.
Le origini di Bomarzo sono avvolte nel mistero, con alcune teorie che indicano la presenza dei popoli asiatici dei Meoni o dei misteriosi Rinaldoniani.
E’ certo che il territorio è stato intensamente popolato dagli Etruschi e successivamente dai Romani, che ne ascrissero la popolazione alla Tribù Arniense.
Durante la Tarda Antichità, Bomarzo mantenne la sua importanza come unità amministrativa sotto vari regni, incluso quello di Teodorico e dei suoi successori.
Tuttavia, fu soggetta a numerose invasioni, inclusa quella dei Longobardi di Alboino e del re Liutprando.
Nel corso del Medioevo, Bomarzo cambiò spesso di dominio, passando tra le mani di vari signori, inclusi gli Orsini.
Fu proprio sotto questa famiglia che la cittadina conobbe un periodo di particolare splendore, come dimostrano la ricostruzione del Duomo, del Palazzo Orsini e del bellissimo Parco dei Mostri o Sacro Bosco.

Il Parco dei Mostri, noto anche come Sacro Bosco o Giardino di Bomarzo, è un’opera unica nel suo genere.
Creato nel XVI secolo per volere del principe Pier Francesco Orsini, il parco è un capolavoro di arte, architettura e fantasia.
La storia del Parco ha inizio nel XVI secolo, quando Pier Francesco Orsini, desiderando creare un luogo eccezionale che esprimesse la sua eccentricità e la sua passione per l’arte e l’occulto, incaricò l’architetto Pirro Ligorio di progettare e realizzare questo straordinario complesso.
Il risultato fu un insieme di statue e strutture scolpite nella pietra tufacea, distribuite in un ambiente naturale ricco di vegetazione.
E’ caratterizzato da una serie di sculture monumentali, che raffigurano creature mitologiche, animali fantastici, figure grottesche e enigmatiche.
Tra le opere più celebri spiccano la gigantesca testa di un Orco con la bocca spalancata, la Fontana dei Draghi, la Casa Pendente, il Tempietto e la Sala della Fatica.
Ogni scultura e struttura del parco sembra emergere organicamente dal terreno circostante, creando un’atmosfera surreale e magica.
Alcuni studiosi suggeriscono che le sculture e le strutture del parco siano state ideate come un labirinto di simboli e allegorie, destinato a suscitare emozioni e stimolare la riflessione nei visitatori.
Altri ritengono che il parco rifletta l’interesse del principe Orsini per l’alchimia e l’occulto, offrendo un’interpretazione esoterica dei suoi significati nascosti.
Il Parco dei Mostri è aperto al pubblico e rappresenta una meta turistica popolare per i visitatori provenienti da tutto il mondo.

 

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