A cavallo tra Emilia, Lombardia e Piemonte, Piacenza è una città che sorprende con la sua bellezza discreta. Nata lungo la Via Francigena, ha visto passare re, mercanti e pellegrini, ed è rimasta oggi una delle mete più affascinanti – e meno caotiche – del nord Italia. Tra palazzi nobiliari, chiese romaniche, vino rosso e salumi da favola, Piacenza è perfetta per una giornata di scoperta… o per un weekend da assaporare lentamente.
Fondata dai Romani nel 218 a.C., Piacenza è una delle città più antiche del nord Italia. Per secoli è stata terra di passaggio, di confine e di scontro, ma anche di arte e cultura. Il suo centro storico, elegante e raccolto, è un intreccio di architetture civili e religiose che raccontano secoli di storia e prestigio.
Piazza Cavalli: il salotto elegante di Piacenza
Piazza Cavalli è il cuore pulsante della città, un luogo che unisce storia, potere e bellezza architettonica in un unico colpo d’occhio. Il nome deriva dalle due statue equestri in bronzo che la dominano: rappresentano Alessandro e Ranuccio Farnese, due dei più illustri membri della famiglia che governò Piacenza nel Rinascimento. Le sculture, realizzate da Francesco Mochi tra il 1612 e il 1628, sono tra i più raffinati esempi di arte barocca del nord Italia.
A fare da sfondo alle statue c’è il Palazzo Gotico, capolavoro del gotico lombardo, costruito nel 1281. Con la sua facciata in marmo rosa e cotto, le merlature e i trifori eleganti, sembra uscito da un libro di fiabe.
La piazza è sempre viva: mercatini, eventi culturali, spettacoli e semplici incontri quotidiani fanno di questo spazio un punto d’incontro privilegiato per chi vive (e visita) Piacenza.
Palazzo Farnese: fasto ducale tra arte e storia
Poco distante da Piazza Cavalli si erge il maestoso Palazzo Farnese, una delle residenze più importanti costruite dalla potente famiglia ducale. Iniziato nel 1561 su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola, è rimasto incompiuto ma conserva tutto il suo fascino rinascimentale. Le sue dimensioni monumentali raccontano l’ambizione e la grandezza dei Farnese, al pari delle corti di Parma e Caprarola.
Oggi il palazzo ospita i Musei Civici di Piacenza, che custodiscono autentici capolavori:
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La celebre “Madonna adorante il Bambino” di Botticelli
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Il Feudo di Piacenza in antiche mappe e documenti
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La carrozza di gala dei Farnese, una rarità unica
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Sale affrescate, armi, ceramiche, reperti archeologici e tanto altro
Una visita che vale almeno un paio d’ore, perfetta per immergersi nella grande storia e nell’identità profonda della città.
Il Duomo e le grandi chiese del centro
Tra le testimonianze più affascinanti della spiritualità piacentina c’è il Duomo di Santa Maria Assunta e Santa Giustina, una delle cattedrali romaniche più imponenti dell’Italia settentrionale. Costruito a partire dal XII secolo, colpisce per la sua facciata in marmo rosa e arenaria, e per l’interno maestoso, arricchito da affreschi di Guercino e Morazzone nella cupola. Il campanile, alto oltre 70 metri, è sormontato dalla statua dorata dell’angelo, simbolo visibile da tutta la città.
Poco distante, la Basilica di San Francesco è un gioiello gotico che incanta con le sue volte a crociera e la facciata in cotto. È uno dei luoghi più suggestivi della città, e ospita spesso concerti e momenti di raccoglimento.
Non meno importante è la Basilica di Sant’Antonino, patrono della città: una chiesa romanica atipica, con pianta a croce greca e lo splendido portale del XII secolo. Al suo interno, silenzio e spiritualità si fondono con l’arte sacra in modo autentico e profondo.
Vie dello shopping e dell’eleganza
Via XX Settembre e Corso Vittorio Emanuele II sono l’asse perfetto per chi ama passeggiare tra boutique eleganti, librerie indipendenti e caffè storici. Ideali per una pausa golosa o un po’ di shopping sotto i portici, regalano anche scorci interessanti tra palazzi ottocenteschi e insegne d’altri tempi.
Una città da gustare
Piacenza è terra di confine, e si sente anche a tavola: la cucina locale è una fusione golosa di tradizione emiliana e lombarda.
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Salumi DOP: coppa, pancetta e salame piacentini sono una religione.
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Pisarei e fasö: gnocchetti di pane con sugo di fagioli, piatto tipico e rustico.
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Tortelli con la coda: ripieni di ricotta ed erbetta, chiusi a mano con la classica “coda”.
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Gutturnio, Ortrugo e Malvasia: i vini dei colli piacentini, da bere in osteria o in cantina.
Gite nei dintorni
Se hai tempo, spingiti nei colli piacentini: borghi come Castell’Arquato, Vigoleno o Grazzano Visconti sembrano usciti da una fiaba. Ottimi anche per itinerari enogastronomici tra vigne, cantine e castelli medievali.
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