Una domenica pomeriggio immerso nella serenità della campagna padovana, ho avuto il privilegio di esplorare l’incantevole Villa Molin.
Accolti da un personale cordiale e premuroso, il nostro viaggio nel tempo è iniziato nel cuore di questa meraviglia architettonica, risalente al XVI secolo.
Situata nella pittoresca località di Mandria, Villa Molin è un autentico gioiello rinascimentale, progettato nel 1597 dal rinomato architetto Vincenzo Scamozzi.
Figura di spicco nel panorama architettonico veneziano tra Andrea Palladio e Baldassare Longhen.
Scamozzi ha lasciato il suo segno indelebile sulla storia dell’architettura con opere iconiche come le Procuratie Nuove di Piazza San Marco e la chiesa di San Nicolò da Tolentino, che hanno catturato l’ammirazione dei patrizi veneziani, tra cui la prestigiosa famiglia Molin.
La villa si affaccia sulle acque del canale di Battaglia, un torrente artificiale lungo circa sedici chilometri.
Durante il mio tour, ho avuto l’opportunità di salire a bordo della barca “Caorlina”, che offre un giro panoramico lungo il canale, così ho potuto ammirare la villa da una prospettiva completamente diversa.
Durante la visita ho avuto il privilegio di immergermi in una vasta collezione di calendari tascabili risalenti agli anni ’30.
Questi tesori dal passato offrivano uno sguardo affascinante sulla vita quotidiana di un’epoca passata, con le loro illustrazioni colorate e i dettagli meticolosi che catturavano l’essenza di quei tempi lontani.
L’architettura geometricamente impeccabile della villa, con la sua pianta centrale quadrata e il pronao adornato da colonne ioniche, si staglia con grazia sulle sponde del suggestivo canale di Battaglia.
È come se il tempo stesso si fermasse, avvolgendo ogni visitatore in un’atmosfera di magica tranquillità.
Mentre passeggiavo tra le sale, la storia millenaria di Villa Molin prendeva vita davanti ai miei occhi.
Da antiche radici feudali risalenti al Castello della Mandria nel IX secolo, attraverso i passaggi di nobili famiglie veneziane come i Capodilista e i Molin, fino agli eventi storici che hanno segnato la sua storia, come la firma dell’armistizio di Villa Giusti nel 1918.
La maestosità della sala centrale, illuminata dalle grandi finestre termali, ha lasciato un’impressione indelebile nella mia memoria.
Qui, le opere d’arte e gli affreschi narrano storie di epoche passate, trasportando i visitatori in un viaggio attraverso i secoli.
I dettagli architettonici, dalle logge sul fiume ai vestiboli voltati, testimoniano l’eclettismo e la ricchezza culturale di Villa Molin.
L’armoniosa fusione di stili rinascimentali e barocchi negli interni della villa è un tributo alla sua storia multiforme e al contributo artistico di generazioni di proprietari.
In conclusione, la mia visita a Villa Molin è stata un’esperienza indimenticabile, arricchita dalla bellezza senza tempo di questo capolavoro architettonico.
È un luogo dove il passato si intreccia con il presente, e dove ogni angolo racconta una storia di grande fascino e raffinatezza.
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