Parco Cittadella Vigodarzere, un’opera di Giuseppe Jappelli, l’illustre architetto e paesaggista veneziano

Nel panorama dell’architettura e del paesaggismo del XIX secolo, pochi nomi brillano con la stessa intensità di Giuseppe Jappelli.
Nato a Venezia nel 1783, Jappelli fu un genio creativo il cui lavoro ha lasciato un’impronta indelebile nel paesaggio urbano e naturale del Veneto e oltre.
Dopo una formazione artistica e architettonica all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Jappelli tornò a Venezia intraprendendo una carriera ricca di successi e innovazioni.
La sua passione per il paesaggio e l’architettura lo portò ad abbracciare nuove idee e stili, distinguendosi per la sua capacità di integrare l’arte con la natura.
Jappelli si distinse per la progettazione di giardini romantici e paesaggi suggestivi, dove l’armonia tra l’uomo e la natura raggiungeva l’apice.
Il suo capolavoro, Villa Cittadella Vigodarzere, ora Valmarana nel piccolo centro di Saonara, testimonia la sua abilità nel creare spazi in cui architettura e paesaggio si fondono in un’unica visione poetica.
Commissionata da Antonio Vigodarzere e completata tra il 1816 e il 1838, Villa Valmarana è un’espressione sublime dell’estro creativo di Jappelli.
Trasformò circa 17 ettari di terreno in un parco all’inglese, realizzando un ampio prato ellittico coronato all’orizzonte da una fitta fascia di alberi, un lago, un sistema di montagnole, un recinto per cervi e la Cappella dei Templari.
Essa, esempio dello stile neogotico, è dedicata alla rievocazione della tragica fine dei Cavalieri del Tempio.
Costituisce il punto focale di un itinerario che proseguiva tra acque, cascatelle e luci improvvise provenienti dall’alto della vegetazione.
Nonostante alcuni cambiamenti subiti dal parco nel corso del XX secolo, esso rimane un perfetto esempio di giardino romantico, all’interno del quale si possono ammirare anche splendidi alberi, tra cui un maestoso Taxodium distichum, e un lago, alimentato da numerose sorgenti, che cela al suo interno una piccola isola.
L’influenza di Giuseppe Jappelli su Villa Valmarana e altre sue opere è evidente ancora oggi, a distanza di secoli dalla sua realizzazione.
Il suo rispetto per la natura, la sua sensibilità artistica e la sua visione innovativa continuano a ispirare artisti, architetti e paesaggisti di tutto il mondo, dimostrando che il suo genio è destinato a vivere per sempre.

Tra le opere più importanti di Giuseppe Jappelli si possono includere:
– Caffè Pedrocchi a Padova (1826-1842): Un’iconica struttura che rappresenta un mix di stili architettonici, tra cui neoclassico e eclettico, con influenze arabe e greche. È diventato uno dei simboli della città di Padova.
– Villa Valmarana a Saonara (1816-1838): Una delle sue opere più celebrate, Villa Valmarana è un capolavoro del paesaggismo romantico. Il parco circostante è un’armoniosa fusione di architettura e natura.
– Ristrutturazione del Teatro Nuovo a Padova (ora Teatro Verdi) (1846-1847): Jappelli lavorò alla trasformazione del teatro, conferendogli un nuovo splendore architettonico.
– Ampliamento del parco di Villa Torlonia a Roma (1840): Incaricato dal principe Alessandro Torlonia, Jappelli contribuì all’arricchimento del paesaggio del giardino di questa prestigiosa villa romana.
– Macello Comunale a Padova (ora Istituto d’Arte “Pietro Selvatico”) (1819-1821): La sua facciata neoclassica con colonne doriche richiama lo stile del Partenone, conferendo un’impressione di grandiosità al complesso.

Queste opere rappresentano solo una parte del ricco patrimonio lasciato da Giuseppe Jappelli, il cui lavoro ha influenzato l’architettura e il paesaggismo non solo nel Veneto, ma in tutta Italia.


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