Pavia, il gioiello nascosto della Lombardia a due passi da Milano

A meno di mezz’ora di treno da Milano, Pavia è una meta sorprendente che merita ben più di una visita fugace. Tra vicoli acciottolati, torri medievali, chiese maestose e sapori autentici, questa città lombarda custodisce un’anima antica e accogliente, perfetta per chi cerca un’esperienza italiana autentica, lontana dai soliti itinerari turistici.
Fondata in epoca romana con il nome di Ticinum, Pavia ha vissuto un passato glorioso come capitale del Regno longobardo. Nel Medioevo fu uno dei centri più importanti del nord Italia, e ancora oggi conserva un’atmosfera che mescola eleganza e tradizione. Dal 1361 è sede di una delle università più antiche d’Europa, che ha ospitato menti brillanti come Alessandro Volta e Ugo Foscolo.

Cosa vedere assolutamente

  • Il Duomo: dedicato a Santo Stefano Martire e a Santa Maria Assunta, è uno degli edifici religiosi più imponenti della Lombardia. La sua costruzione iniziò nel 1488 e durò secoli: l’attuale facciata fu completata solo nel XX secolo. Questo lungo processo ha dato vita a un’architettura affascinante, dove convivono elementi rinascimentali, barocchi e neoclassici.
    Il progetto originale fu curato, tra gli altri, da Donato Bramante e probabilmente da Leonardo da Vinci, che soggiornava spesso a Pavia in quel periodo. Si dice che il disegno della cupola, una delle più grandi d’Italia (quasi 100 metri d’altezza interna), sia stato influenzato proprio da Leonardo, anche se la documentazione è scarsa.
    All’interno, la pianta a croce greca dà al visitatore una sensazione di equilibrio e spaziosità. Da non perdere:

    • l’altare maggiore in marmi policromi,

    • la cripta romanica, parte dell’antica chiesa preesistente,

    • le vetrate istoriate,

    • e la tomba di San Siro, primo vescovo di Pavia.

    Un tempo, accanto al Duomo sorgeva la Torre Civica, crollata tragicamente nel 1989. Oggi una targa e una piccola area verde ricordano il luogo dell’incidente.

  • Il Ponte Coperto: uno dei luoghi più iconici e fotografati di Pavia è senza dubbio il Ponte Coperto, che collega il centro storico con il Borgo Ticino, sull’altra sponda del fiume. La sua immagine, con le cinque arcate in pietra e il tetto rosso, si riflette sulle acque del Ticino creando un’atmosfera da cartolina, specialmente al tramonto.
    Il ponte attuale è una ricostruzione fedele del ponte medievale, distrutto durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. L’originale, del XIV secolo, a sua volta era stato costruito sopra un ponte romano ancora più antico: le fondamenta oggi non sono visibili, ma il loro tracciato sopravvive nella struttura moderna.
    Una caratteristica unica è la copertura a tetto spiovente, che lo protegge dalle intemperie e lo rende percorribile anche nei giorni di pioggia. Al centro si trova una piccola cappella, dedicata a San Giovanni Nepomuceno, protettore dei ponti e dei viaggiatori.
    Secondo la leggenda, il ponte fu costruito dal Diavolo, che propose un patto: avrebbe finito il ponte in una sola notte, ma in cambio avrebbe preteso l’anima del primo che l’avesse attraversato. I pavesi, furbi, fecero passare prima un cane…

  • La Certosa di Pavia: a pochi chilometri dal centro, è un capolavoro del Rinascimento italiano. La facciata scolpita e gli interni decorati lasciano a bocca aperta.

  • Il Castello Visconteo: tra i simboli più maestosi di Pavia, il Castello Visconteo è un’imponente fortezza costruita nel 1360 da Galeazzo II Visconti, signore di Milano. In origine era parte di un vastissimo complesso che includeva anche i Giardini Ducali, estesi fino alla Certosa, oggi scomparsi ma ricordati nei documenti storici come uno dei primi esempi di giardino “all’italiana”.
    Oggi il Castello ospita i Musei Civici di Pavia, dove si possono ammirare:

    • resti archeologici romani e longobardi,

    • sculture medievali e rinascimentali (tra cui opere di Giovanni Antonio Amadeo),

    • affreschi, armi e una ricca pinacoteca con tele di scuola lombarda.

    Passeggiare nel cortile del castello, tra le arcate in cotto e le torri, è come fare un salto nel tempo. Da non perdere il loggiato superiore, che offre una vista suggestiva sul parco retrostante.

  • Le torri medievali: un tempo Pavia ne contava oltre 100. Oggi ne restano diverse, soprattutto vicino all’università, testimoni di un passato fiero e combattivo.

Passeggiate e angoli nascosti

Perdersi tra le vie del centro storico è un piacere: piazze tranquille, cortili universitari, librerie indipendenti e caffè storici fanno di Pavia un luogo dove il tempo sembra rallentare. Una passeggiata lungo il Lungo Ticino, soprattutto in primavera o d’estate, regala scorci incantevoli e momenti di relax.

Pavia da gustare

La cucina pavese è semplice e ricca di sapore. Non puoi perderti:

  • Risotto alla certosina, con pesce di fiume e funghi

  • Salame di Varzi e altri salumi tipici

  • Zuppa alla pavese, nata – si dice – da un’improvvisazione per rifocillare il re Francesco I

  • I vini dell’Oltrepò Pavese, tra cui ottimi Pinot Nero, Bonarda e Metodo Classico

Consigli pratici

  • Come arrivare: comodissima da Milano, si raggiunge in treno in circa 25-30 minuti da Milano Centrale o Rogoredo.

  • Quando andare: tutto l’anno, ma l’autunno (con i colori del fiume e le sagre del vino) e la primavera sono ideali.

  • Eventi consigliati: la Fiera di San Martino, il Palio del Ticino, e vari festival culturali e musicali nei cortili universitari.


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