Affacciata sulla sponda destra del Naviglio del Brenta, a Mira, Villa Valmarana è un gioiello poco conosciuto della Riviera, immerso in un paesaggio che unisce fascino storico e bellezza architettonica. Di fronte, sull’altra sponda, si può ammirare Villa Widmann, a creare un suggestivo dialogo visivo tra due eleganti dimore d’epoca. E’ possibile arrivarci anche navigando lungo il Brenta con il Burchiello partendo da Padova.
La storia di Villa Valmarana è particolare: originariamente faceva parte di un più ampio complesso composto da un corpo padronale e due barchesse. La villa centrale, purtroppo, venne abbattuta nei primi del Novecento, e oggi ne rimangono solo le due barchesse laterali. Quella che un tempo era destinata a foresteria è stata recuperata e restaurata, diventando l’attuale Villa Valmarana.
Il salone centrale è senza dubbio l’ambiente più impressionante. Decorato da affreschi attribuiti a Giambattista Tiepolo e alla sua scuola, racconta allegoricamente il ciclo delle stagioni, celebrando anche la nobiltà veneziana e l’ascesa della famiglia Valmarana, in particolare di Prospero Valmarana, che da commerciante di bachi da seta divenne Ministro del Commercio della Serenissima. In uno degli affreschi è raffigurato il fiume Brenta, un unicum tra le Ville Venete, a simboleggiare l’importanza strategica e simbolica di questo corso d’acqua.
Durante la visita, che ho avuto modo di fare in occasione di una rievocazione storica con figuranti in abiti d’epoca, l’esperienza si è arricchita ulteriormente. Camminare tra le sale della villa accompagnati da musiche e costumi settecenteschi permette di cogliere ancora meglio l’atmosfera di un tempo, fatta di feste, incontri, scambi culturali.
Uno degli elementi più affascinanti è il grande tavolo in legno del salone, ancora quello originale voluto dallo scultore Luciano Minguzzi. Su di esso sono incise le firme di ospiti illustri che frequentarono la casa nel corso del Novecento: intellettuali, politici, artisti, amici di passaggio che hanno lasciato un segno fisico, oltre che storico.
All’entrata della villa spicca un magnifico carro da trasporto botti in legno e ferro, finemente decorato, dedicato a San Isidoro, protettore dei contadini. Si tratta di un vero gioiello artigianale, non solo per la sua funzionalità, ma per l’eleganza delle sue decorazioni in ferro battuto, che raccontano la cura e la devozione con cui veniva vissuta anche la vita agricola.
La visita è stata resa ancora più piacevole dalla bellissima accoglienza ricevuta da parte dei proprietari, che con grande passione custodiscono la villa, occupandosi non solo del restauro fisico, ma anche di una continua attività di ricerca storica e documentale. Il loro impegno permette oggi di scoprire e valorizzare un luogo che, nonostante le trasformazioni del tempo, continua a raccontare la grandezza di un’epoca.
Villa Valmarana non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza capace di trasportare il visitatore nella vita elegante e operosa della nobiltà veneziana lungo il Brenta. Un angolo prezioso della nostra storia, ancora vivo e vibrante.
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