Real Monasterio de San Lorenzo de El Escorial

Per questa gita fuori porta sono partito da Madrid e ho preso il bus 661 da Moncloa. Il viaggio dura circa un’ora e offre panorami davvero belli: man mano che ci si allontana dalla capitale, la città lascia il posto ai monti della Sierra de Guadarrama.
Il bus ferma nel centro del paese di San Lorenzo de El Escorial, a pochi minuti a piedi dal monastero. Già da lontano si vede l’enorme sagoma del complesso: imponente, austero, quasi solenne.
Il Real Monasterio de San Lorenzo de El Escorial fu costruito tra il 1563 e il 1584 per volere di Filippo II, che voleva un luogo che fosse insieme monastero, palazzo reale, biblioteca e pantheon della dinastia Asburgo.
L’architetto Juan de Herrera lo progettò con uno stile sobrio, geometrico, rigoroso: nasce così l’architettura herreriana, simbolo del classicismo spagnolo.
L’intero complesso è oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO e rappresenta uno dei capolavori del Rinascimento europeo.

📚 La Biblioteca: il cuore del sapere

Questa è stata una delle mie tappe più belle. La lunga sala della biblioteca è uno spettacolo: scaffali di legno intarsiato, globi e strumenti antichi, e un soffitto affrescato che rappresenta le Sette Arti Liberali.
Qui si trovano oltre 40.000 volumi, tra cui manoscritti arabi, ebraici e latini. Alcuni sono miniati a mano e custodiscono il sapere scientifico e filosofico del tempo.
Curiosità: Filippo II volle che i libri fossero conservati con la rilegatura rivolta all’interno e le pagine verso l’esterno, per non rovinare il dorso.

⛪ La Basilica: fede e imponenza

La basilica è al centro del complesso, sormontata da una cupola visibile anche a chilometri di distanza. L’interno è imponente: marmi, altari e opere di artisti come Luca Giordano e El Greco.
Dalla camera di Filippo II, collocata proprio accanto al presbiterio, il re poteva assistere alla messa anche da malato. Questo dettaglio racconta molto della sua profonda religiosità. All’interno della basilica spicca anche il Cristo Crocifisso in marmo di Benvenuto Cellini, un capolavoro rinascimentale di grande realismo e intensità. La delicatezza delle forme e l’espressione serena del volto lo rendono una delle opere più emozionanti del complesso.

🖼️ Il Chiostro, le Salas Capitulares e la Scala Monumentale

Il Chiostro Principal è uno degli spazi più suggestivi del monastero: rettangolare, elegante e silenzioso. È il cuore del complesso, e passeggiando sotto i portici si percepisce la serenità tipica della vita monastica.
Dal chiostro si accede alle Salas Capitulares, due sale gemelle che in passato erano utilizzate per le riunioni dei monaci. Oggi ospitano una parte importante della collezione pittorica, ma vale la pena alzare lo sguardo:
– i soffitti sono decorati con splendide grottesche rinascimentali, ricche di motivi vegetali, figure fantastiche e dettagli simbolici.
– le pareti sono arricchite da grandi tele di maestri come El Greco, Zurbarán , Velázquez, Tiziano, Veronese
Dal chiostro accede alla scala monumentale, una grande scalinata con pareti affrescate con scene bibliche e allegoriche.
È un passaggio di grande impatto visivo, che collega la zona monastica con le aree di rappresentanza del palazzo.



⚰️ Il Panteón de los Reyes

Per raggiungere il Panteón de los Reyes si scende una scala di marmo che porta nelle profondità del monastero. Già il percorso è suggestivo: lungo le pareti si trovano i sepolcri dei figli illegittimi dei re, dei membri minori della famiglia reale e di coloro che morirono troppo giovani per essere sepolti nella cripta principale. Arrivati in fondo alla scala, si entra nella sala circolare del pantheon: pareti rivestite di marmo e bronzo dorato, sarcofagi disposti ordinatamente nelle nicchie. Qui riposano quasi tutti i re di Spagna da Carlo V in poi, insieme alle regine che furono madri di re.
L’atmosfera è assolutamente solenne: il silenzio è totale, e non è permesso fare fotografie, il che contribuisce a mantenere un rispetto quasi sacrale per il luogo. È uno di quei momenti in cui ci si sente davvero di fronte alla storia.

👑 Gli Appartamenti Reali: tra potere e vita privata

La visita agli Appartamenti Reali è uno dei momenti più affascinanti del percorso. Qui si entra davvero nella vita quotidiana di Filippo II e dei suoi successori.
Si percorre un lungo corridoio le cui pareti sono decorate con scene di guerra: battaglie navali, assedi e momenti chiave della storia della monarchia spagnola. È come camminare attraverso un libro di storia illustrato.
Lungo il percorso si incontrano:
– Stanze di rappresentanza, utilizzate per ricevere ambasciatori e ospiti illustri, arredate con sobrietà ma con un’eleganza regale.
– Camere private, tra cui la famosa stanza di Filippo II, da cui poteva assistere alla messa nella basilica anche quando era malato.
– Sale con splendidi arazzi fiamminghi, coloratissimi e di grandi dimensioni, che raccontano episodi biblici e storici con incredibile ricchezza di dettagli.
L’insieme è sorprendente perché mostra un palazzo reale senza eccessi di lusso, in linea con lo spirito austero di Filippo II, ma comunque ricco di arte e storia.

🌳 I Giardini e il Parco

Una volta usciti dagli interni, i giardini all’italiana sono perfetti per una passeggiata rilassante. Da qui si gode di una vista spettacolare sulla valle e sulle montagne circostanti.
Consiglio di fermarsi qualche minuto a godersi il panorama e scattare qualche foto: la prospettiva sull’edificio è davvero scenografica.

🏡 Altre visite nei dintorni di El Escorial

Se hai un po’ più di tempo, vale la pena esplorare anche i dintorni del monastero. A pochi minuti a piedi si trovano:
– La Casita del Príncipe – una residenza fatta costruire per il futuro Carlo IV, con un elegante giardino neoclassico e interni decorati.
– La Casita del Infante – un’altra villa di campagna della famiglia reale, più intima e raccolta, usata per le fughe dalla vita di corte.
Questi luoghi permettono di vedere un lato diverso della vita reale, più privato e rilassato, e offrono belle viste sulla campagna circostante.

ℹ️ Info pratiche per la visita

– Come arrivare:
bus 661 o 664 da Madrid (stazione Moncloa), circa 1h di viaggio. Biglietto bus: si può acquistare direttamente a bordo, pagando in contanti o con carta contactless. Fermata vicinissima a Escorial.
In treno: linea C-3a dei Cercanías da Madrid (Atocha, Chamartín o Nuevos Ministerios), circa 1h di viaggio.
Dalla stazione di El Escorial ci sono circa 15-20 minuti a piedi fino al monastero (oppure bus locale)
– Biglietti d’ingresso: acquistabili online o in biglietteria. Nei weekend conviene prenotare in anticipo.
– Orari: generalmente aperto da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso 17:00). In estate l’orario si estende alle 19:00.
– Sito ufficiale: www.patrimonionacional.es
– Durata: almeno 3 ore per vedere tutto con calma.
– Guida digitale: scaricabile gratuitamente sul telefono, con audioguida in varie lingue.
– Consiglio: scarpe comode e una bottiglietta d’acqua, ci sono molte scale e lunghi corridoi.


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